Dove andiamo in Escursione? Tre proposte per ammirare le Dolomiti

02/07/2023

Dove andiamo in escursione?
È forse la prima domanda che i ragazzi pongono, tra il curioso e il preoccupato, agli animatori all’inizio di ogni campo. Non c’è, in effetti, esperienza che leghi di più e che rimanga più impressa della camminata tra le nostre Dolomiti, occasione per un’immersione nella Natura e per condividere le fatiche e le gioie che le montagne sanno regalare. Proponiamo qui tre itinerari, adatti in successione all’ACR, ai giovanissimi e ai 18enni.
 
Le Cascate di Fanes, situate nel cuore del Parco delle Dolomiti d’Ampezzo, sono una meta altamente spettacolare e adatta anche ai più piccoli. Il susseguirsi di pozze, cateratte e cascate che caratterizza tutto il corso del Rio Fanes ci mette in relazione con la potenza dell’acqua; non a caso le Cascate di Fanes sono fra le più alte e copiose delle Dolomiti. Si parte dal tornante “Torniché” park S.Uberto, e dopo una breve discesa al Pian de Loa, si segue il sentiero 10 dei canyons e delle cascate fino ad arrivare allo Sbarco De Fanes. Poco sopra la cascata un pianoro ombreggiato è adatto per il pranzo. Il rientro può avvenire attraverso la comoda mulattiera.
 
Il beato Pier Giorgio Frassati descriveva la montagna come “una palestra dove si tempra l’anima e il corpo”.  In Comelico troviamo uno dei sentieri dedicati al giovane torinese tanto caro all’Ac e nella bella distesa della Valgrande (Padola) vi è la partenza di un’escursione adatta a 14/15enni e giovanissimi. Il percorso si snoda in un sentiero inizialmente immerso nel bosco che porta al Rigugio Lunelli. Da qui la strada si inerpica in un terreno roccioso che attraversa alcuni corsi d’acqua e conduce al rifugio Berti. Lungo tutto il cammino si è circondati dalle maestose formazioni rocciose del gruppo del Popéra, che mettono in risalto le tipiche sfumature delle Dolomiti. Il ritorno è lungo lo stesso sentiero. 
 
Per i nostri 18enni non c’è modo più superbo della salita al Lagazuoi per concludere il percorso da animati a Cimacesta. Dal Passo Falzarego parte il sentiero che in 600 metri ben distribuiti di dislivello porta al rifugio Lagazuoi e all’omonima cima, lambendo la pista da sci prima e i resti ancora visibili della Grande guerra poi. L’indimenticabile panoramica che aspetta all’arrivo è ineffabile. Una alternativa sicura (le gallerie e il Kaiserjager sono riservati agli escursionisti esperti) per variare la discesa prevede il passaggio per l’ameno lago di Lagazuoi e il rifugio Scotoni per poi giungere, stanchi ma appagati, al Passo Valparola.
 
Nicola Brugnera, Mirko Chiaradia e Fabio Vettorello

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