L’Azione Cattolica da qualche anno propone il progetto “Al veder la Stella”, un’esperienza di servizio presso l’Hogar Niño Dios, casa di accoglienza a Betlemme per bambini e ragazzi con gravi disabilità, molto spesso abbandonati o rifiutati per necessità dalle loro famiglie, le quali vivono anch’esse situazioni difficilissime.
In Terra Santa ci sono luoghi che non sono di passaggio perché ci lasci una parte di te, l’Hogar è uno di questi, come ci racconta Marta Tarrini, educatrice AC di Col San Martino.
Assieme ad altre 4 ragazze provenienti da diverse parti d’Italia, ha partecipato al progetto dal 1 al 10 novembre 2022. «Volevo uscire dalla mia “confort zone”, cercavo qualcosa che mi mettesse alla prova in modo diverso e mi facesse riscoprire la dimensione umana che durante questi ultimi tempi mi è venuta a mancare, un po’ per il troppo lavoro, un po’ per la pandemia. Un giorno ho letto su Facebook di quest’iniziativa e ho pensato “perché no?”, così sono partita».
All’Hogar non c’è il tempo per annoiarsi, come ci racconta «quello che ci veniva richiesto dalle suore di Betlemme che gestiscono la casa era molto vario, così come le esigenze dei 34 bambini che abbiamo conosciuto, ognuno con fragilità diverse ma tutti con sorrisi speciali. Il servizio non consisteva solo nel giocare o trascorrere del tempo assieme ai bambini, ma anche nel riordinare, pulire, cambiare e dare da mangiare a tutti». Grazie al sostegno delle suore della Famiglia del Verbo Incarnato che gestiscono la casa, le difficoltà che possono presentarsi vengono superate, anche per chi non si è mai relazionato davvero con la disabilità. «Spesso era facile mettersi in discussione e chiedersi se si fosse all’altezza di tutto ciò, ma con il loro aiuto e con i sorrisi dei bambini le cose cambiano e inizi a vedere tutto con altri occhi».
Il pensiero che chiude il racconto di Marta esprime la ricchezza di quest’esperienza di servizio «Mai avrei pensato che l’aria che si respira in quella casa di Betlemme non sia solo composta da semplice ossigeno, in ogni respiro c’è profumo di Gioia vera e Amore incondizionato. Quei bambini sanno davvero rubarti il cuore, ognuno con un sorriso o uno sguardo che sa regalarti qualcosa di grande, e così tornare a casa diventa difficilissimo. Si parte con la voglia di donare qualcosa agli altri ma si ritorna con molte più cose di quante si avesse mai immaginato».
Chiara Basei
