Con l’inizio di un nuovo anno non possono mancare i buoni propositi, primo tra tutti la necessità di rimettersi in carreggiata e riprendere l’allenamento. Gennaio è il momento perfetto anche per tutta l’ACR che da sempre dedica questo mese al tema della PACE e invita educatori e ragazzi a scendere in campo, indossare la divisa e incominciare ad esercitarsi in atteggiamenti di unità, integrazione e inclusione.
Da settembre ad oggi nelle parrocchie della diocesi sono nate delle vere e proprie squadre. I ragazzi aiutati dai loro educatori stanno imparando a sentirsi parte di un gruppo, riconoscendo di essere stati chiamati dal più grande degli allenatori, e a mettersi in gioco per la propria comunità. Stanno sperimentando la bellezza di essere una squadra dove le abilità di ogni atleta sono fondamentali per gli altri, e non a caso il Mese della Pace di quest’anno ha proprio questo gran obiettivo.
Il titolo scelto dall’Azione Cattolica nazionale “Allenàti alla Pace” calza a pennello con il percorso che i ragazzi hanno già iniziato e corrisponde ad un impegno che tutti ci vogliamo assumere per provare ad essere instancabili costruttori di ponti e sentieri di pace attraverso alleanze generative frutto del nostro essere associazione e cristiani nel mondo. Lo sport è sicuramente un ottimo strumento, un generatore di comunità, grazie al quale i ragazzi possono allenarsi e diventare atleti professionisti, ovvero promotori di percorsi di pace. Attraverso il gioco di squadra i ragazzi imparano che l’avversario può diventare un proprio compagno, un amico da accogliere, e che la vittoria si raggiunge con l’incontro e il dialogo.
Per far diventare azione queste belle parole gli acierrini si ritroveranno con la loro squadra in parrocchia e in forania per la Festa della Pace, dove attraverso attività e giochi faranno esperienza di sentieri di pace.
Se ACR è Azione Cattolica dei Ragazzi gli educatori hanno un ruolo prezioso: riconoscere che i protagonisti sono proprio i ragazzi, atleti allenàti e che nella loro quotidianità e comunità si allenano per essere testimoni di azioni di pace.
Anna e Benedetta, responsabili diocesane ACR
