Azione Cattolica: Aderire Insieme

11/12/2022

L’Azione Cattolica in tutta Italia vive l’8 dicembre come un momento tra i più importanti, la giornata dell’Adesione. In occasione della Festa dell’Immacolata l’AC si dedica tutta a Maria e, unitamente a ogni aderente, pronuncia il suo “eccomi” al Progetto di Dio.
Questa estate a Cimacesta l’associazione diocesana ha conosciuto Adelaide Iacobelli, Responsabile nazionale dell’Area Promozione dell’AC ed a lei abbiamo chiesto perché aderire all’Azione Cattolica oggi: “Aderiamo per imparare ad amare questo tempo! Ogni anno aderiamo all’AC per amare la vita in ogni sua stagione e condizione e per dire grazie del dono della fede, della vita e degli altri. Aderiamo per imparare ad aprire cuore, occhi e mente alle possibilità che questo tempo ci offre, per vivere ancora più intensamente il nostro posto e la nostra missione in questo mondo. Aderiamo per imparare ad amare e ad impegnarci per la Chiesa e per il Paese scegliendo di vivere insieme l’avventura della vita e della fede.”
Quell’INSIEME, che sottolineatura dare? “Abbiamo messo al centro della campagna adesioni la parola “Insieme” per ricentrare l’attenzione su quel “noi” che rende preziosa l’esperienza associativa. Dopo l’isolamento e il distanziamento sociale abbiamo percepito chiaramente che non siamo fatti per stare da soli o vivere egoisticamente. In particolare il fenomeno della pandemia ci ha aperto gli occhi sul valore dell’esperienza associativa perché nessun socio di AC è stato umanamente isolato o dimenticato durante il lockdown. Essere aderenti di AC ci fa custodi gli uni degli altri in una dinamica di dono reciproco che arricchisce la nostra quotidianità.
Chi confermerà l’adesione o chi si avvicinerà all’AC per il primo anno potrà farlo condividendo un’unica grande convinzione: insieme, l’unico modo per ricominciare.” Allora chiediamo ad Adelaide: come riavvicinare chi si è allontanato e raggiungere chi non è aderente? “C’è un grande lavoro che siamo chiamati a intraprendere insieme: promuovere l’adesione all’Azione Cattolica con coraggio e determinazione. L’AC è tale solo se è associazione di popolo, ovvero di tutti e non dei pochi addetti ai lavori. Se trascuriamo il lavoro di promozione e ci dedichiamo solo a chi c’è già stiamo minimizzando la natura popolare dell’associazione.
Se l’adesione all’AC diventa un’esperienza per pochi, non sarà più l’AC che abbiamo conosciuto! È nostro dovere andare a cercare chi c’è stato, farci vicini e far percepire che in AC non ci si dimentica delle persone, mai. E poi occorrerà lavorare per tutto l’anno (non solo in vista dell’8 dicembre) per rendere partecipe chi ancora non è tesserato, invitandolo a non rimanere spettatore dell’esperienza associativa, ma a partecipare come socio entrando con il proprio nome e la propria storia nella grande famiglia associativa.
 
Chiara Marcandella

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