“Caro Educatore”: Essere educatori ai Campi di Cimacesta

01/06/2023

Oramai ci siamo, ancora pochi giorni e la stagione dei Campiscuola dell’Azione Cattolica diocesana a Cimacesta prenderanno il via. Dopo il primo fine settimana dedicato ai responsabili, dal 9 al 11 giugno, sarà la volta dei ragazzi delle elementari che partiranno il 12 giugno per una settimana. Se un Camposcuola di sicuro non prende il via senza i ragazzi e il personale di servizio, altrettanto sicuro è che non si inizia senza educatori.
Abbiamo chiesto ad Alessia Vidali di Ceggia e a Fulvio Ronchese di Ghirano, di raccontarci la bellezza di essere educatori ad un camposcuola a Cimacesta, vista la loro esperienza.
 
«“Per quanta strada ancora c’è da fare, amerai il finale”, questa è la frase che racchiude il mio servizio a Cimacesta. – ci spiega Alessia – Essere educatore ad un camposcuola è essere guida per i bambini e ragazzi che ci sono affidati e che sono protagonisti dell’esperienza. E’ anche essere sostegno in qualche momento di sconforto, soprattutto dei più piccoli. La bellezza di questa esperienza è anche quella di creare legami di amicizia, affetto e condivisione con gli altri educatori, non solo nella settimana di camposcuola, ma anche nella nostra vita quotidiana. La bellezza del servizio rimane soprattutto dentro noi stessi, nella donare e ricevere tanta gratitudine, gioia, sguardi e sorrisi.»
 
Anche nell’esperienza di Fulvio sono state importanti le relazioni che si sono create, ci racconta:
«Per me il servizio di educatore a Cimacesta è una fonte inesauribile di ricchezza, dal punto di vista sia umano sia spirituale. All’inizio provo sempre un po’ di timore perché mi è impossibile prevedere come si svolgerà la settimana, ma quando mi trovo a Cimacesta in mezzo ai ragazzi e agli altri educatori, tutte le mie paure svaniscono. Si respira immediatamente un clima di gioia, di fraternità e di “diocesanità”: ci sentiamo tutti uniti e parte di un’unica grande associazione, che supera i confini territoriale delle singole parrocchie. Fare l’educatore è un’esperienza arricchente anche per il fatto che si creano sempre relazioni forti e autentiche, nelle quali possiamo donarci agli altri in modo totalmente gratuito e disinteressato, e viceversa. Insomma, che aspetti? Corri subito a Cimacesta!». 
 
Chiara Basei

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