Dietro le quinte dei Campiscuola

13/06/2023

Le attività dell’Azione Cattolica non si concludono con la fine della scuola, ma proseguono nel Tempo Estate Eccezionale, tempo di riposo e… Campiscuola!
I campi diocesani sono aperti a tutti in uno stile di condivisione, fraternità e intergenerazionalità, e decisamente è un tempo in cui la nostra associazione sperimenta Grazia e la Provvidenza del Signore.
Nel pensiero comune si guarda a cosa avviene nella singola settimana nella nostra Cimacesta ad Auronzo, ma c’è un prima di ogni partenza, fatto di lavoro d’equipe che assicura, che ad ogni campo siano garantite presenze e gestione amministrativa.
Già da mesi infatti si è provveduto a contattare personalmente i volontari per la gestione della cucina e i capicasa: in un lavoro paziente di incastri si è fatto in modo che tutte le 13 settimane previste, fossero coperte.
 
In ufficio a Vittorio Veneto, già da aprile abbiamo raccolto inizialmente i desideri di partecipazione dalle parrocchie: in pochissime ore abbiamo sperimentato la grazia di avere un’associazione viva, e che la scelta del campo è ancora un’occasione che ci dà la misura della temperatura della nostra associazione.
Da questo momento abbiamo provveduto a chiamare ogni singola parrocchia per ri-orientare i desideri ricevuti, dai campi con numeri in esubero rispetto alla capienza della casa, verso campi meno affollati: quest’anno infatti, più di altri, abbiamo cercato di incontrare le richieste delle parrocchie, integrando il calendario campi con altre date e altre proposte per far fronte ai numerosi numeri. E’ stato un paziente lavoro di cura della quale si è occupata Jane, e che grazie alla disponibilità delle parrocchie, nello stile della corresponsabilità, è stato garantito che nessuno rimanesse a casa.
Dai numeri si passano ai nomi: con un’apertura straordinaria, abbiamo raccolto tutte le adesioni dei ragazzi, così da iniziare a stilare l’elenco partecipanti di ogni singolo campo: ed è proprio in questo momento che il campo prende forma, quando il nome diventa presenza.
Tutto le prassi amministrative successive, svolte in ufficio, non sono marginali, ma necessarie e correlate.
 
Mi piace ricordare che in questo carico di lavoro non sono sola, ma c’è un vero e proprio lavoro di equipe
I nomi diventano volti, quando ci rendiamo presenti alla partenza delle corriere, è un modo per accompagnare con uno sguardo adulto il nuovo campo che sta per iniziare.
Tutto questo perchè una settimana possa tradursi in incontri, sguardi, affetto, gioco, preghiera, gratuità, crescita nella fede, verità e di accettazione di sé e degli altri, di scoperta che siamo tutti fratelli. 
Personalmente resto sempre stupita quando contemplo la bellezza e la grandezza di Dio che si rivela in questi momenti attraverso gli occhi e i volti che incontriamo.
 
Antonella Bozzetto

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